Il Palazzo Comunale venne rinnovato a partire dall'aprile 1525 in forme monumentali per esaltare il potere politico della Repubblica di Venezia. Nella sua estensione, che presenta uno sviluppo ad L, sono inclusi anche il Torrazzo, la Torre Pretoria e il Palazzo Pretorio. La facciata è l'unica parte dell'edificio ad essere stata preservata dopo importanti interventi di ristrutturazione e riqualificazione (1958-1962) resisi necessari per poter utilizzare la struttura ancora al giorno d'oggi. L'elemento tipico dell'architettura lombarda, la terracotta, caratterizza alcuni dettagli decorativi nei profili degli archi e nella cornice marcapiano, dialogando con una serie le eleganti monofore e trifore che richiamano la leggerezza delle architetture veneziane. Questi caratteri di imponente eleganza ritornano anche nella fronte principale del Palazzo Pretorio creando un'armonia d'insieme tipicamente veneta. In facciata diverse insegne gentilizie ricordano alcuni dei podestà e capitani che governarono Crema tra il 1449 e il 1797 e apparteneva alle maggiori famiglie del patriziato veneto: Gritti, Zeno, Zorzi,da Ponte, Cavalli, Bon e Bondumier. Al centro del lato nord del palazzo si staglia la Torre Pretoria (1286) in austero cotto a vista con finestre quadrate al piano terra e balconcini in ferro battuto al primo piano. Al centro della torre,un'enorme effigie del leone di San Marco proveniente da Porta Ripalta, una delle perdute porte della città , oltraggiata, nel 1797 dai francesi, nel muso e nelle zampe, poi ricostruite in un ottocentesco intervento di restauro.